Abeti e conifere in un prato con l'immagine delle roccie del Latemar (una montagna delle Dolomiti) sullo sfondo: La montagna è un po' rosa, il colore che le dolomiti assumono al tramonto.

Consigli per vivere meglio l’estate (e non solo!)

Jul 24, 2024                                                           Nova Ponente (BZ), Dolomiti

Suggerimenti e pratiche per un'estate più embodied

Questa settimana ho la fortuna di trovarmi in Sud Tirolo, nel paesino di montagna sulle Dolomiti che frequento da quando sono nata, anzi, da quando ero nella pancia di mia madre. Tutti gli anni vengo con la mia famiglia, mia zia prende un appartamento in un residence dall’aspetto tipicamente altoatesino: tetti spioventi, balconi di legno con grandi porta-vasi pieni di fiori colorati.

Da questo luogo per me idilliaco, dove si respira un’aria cristallina e si gode di una vista aperta sulle più belle vette di questo gruppo di montagne, ho iniziato a domandarmi quali siano gli elementi fondamentali per una pausa estiva che possa essere veramente di supporto, prima di tutto per me.

Che consigli mi darei io? 
Ho pensato che forse gli stessi consigli funzionerebbero anche per te, anche se non ti trovi in un luogo come questo.

So che esser qui è come stare dentro una cartolina, ma ne traggo veramente il beneficio più completo? E chi non si trova qui ma magari deve restare in città, come può utilizzare questa stagione al meglio con tutto ciò che porta in serbo? Ho deciso di sedermi di mattino presto nel tavolo esterno che da sul prato e stilare una lista di pratiche e consigli che possano esser d’aiuto, anche a te. ho deciso di creare contenuti su come io consiglierei di vivere questo periodo in maniera più consapevole.

Sia che tu ti trovi nel luogo in cui vivi abitualmente sia che tu ti trovi distante, penso che sia importante imparare a riconoscere i segnali che il corpo ti manda. Ma come fare? Approfittando del clima più caldo, accogli l’invito a rallentare. Con un ritmo più pacato puoi veramente sintonizzarti su di te, e ascoltare. Rallentare è un invito a fare meno, per sentire di più.

Normalmente durante il resto dell’anno siamo sopraffatti da ritmi spesso insostenibili che ci disconnettono dall’esperienza profonda del corpo, esperienza che invece è fondamentale ascoltare per riuscire a comprendere ciò che ci può essere di supporto. In qualsiasi momento. (segue)

Tre case altoatesine con tetti spioventi di legno su un grande prato verde e lo sfondo di un bosco di abeti

Inoltre, qualcosa che ci sostiene veramente è avere una routine consapevole. Spesso quando viaggiamo e andiamo in vacanza cambiamo spazi vitali, clima, a volte anche compagnia. Se da un lato può essere eccitante, soprattutto quando prendiamo un aereo intercontinentale per un paese esotivo con pochi bagagli, in realtà non è qualcosa che alla lunga possa sostenere il benessere del nostro sistema corpo mente.

Se è vero che qualche cambiamento aiuta a sviluppare resilienza, è anche vero che siamo esseri profondamente abitudinari. E quindi io ti consiglio, anche se sei in vacanza, di creare la tua routine. 

Non devono essere grandi cose: piccoli gesti come prendersi qualche momento per stiracchiarsi uscendo dal letto, bere il caffè, lavarsi il volto.

Un’altra pratica utilissima che io uso anche quando non sto viaggiando ha a che vedere con il radicamento a terra. Si tratta di camminare a piedi nudi sul terreno: può essere un prato verde oppure una spiaggia soffice, l’importante è che si stabilisca uno scambio elettromagnetico col suolo sotto di te.

Il corpo umano infatti crea un campo elettromagnetico che noi isoliamo con suole di gomma e asfalto. Trattenere questa carica elettromagnetica non fa benissimo e dobbiamo trovare strategie 

In aggiunta, se viaggi poi con mezzi molto veloci come l’aereo, il tuo corpo si sposta molto velocemente nello spazio (e a volte nel tempo) cosa per il quale la sua fisiologia non è stata creata! Ecco da dove nasce quella sensazione di spossamento quando si viaggia. Io personalmente trovo che riprendere contatto col terreno mi aiuta molto. 

Puoi anche semplicemente stare scalz* nel luogo dove ti trovi e sentire il radicamento a terra.

Ad ogni buon conto, siccome sono un po’ come san Tommaso, ho anche fatto una ricerca sugli studi clinici e ce ne sono svariati che mostrano come questa pratica possa ridurre i livelli di cortiso (l’ormone dello stress) lo e migliorare il recupero dagli infortuni, soprattutto se associato a movimenti consapevoli e lenti.

E se tutto questo non ti basta…aggiungi un altro livello! Porta attenzione agli effetti di tutto ciò che ho descritto sopra: inizialmente potresti anche non sentie nulla, e va bene così!, ma se perseveri vedrai che piano piano potrai notare dei piccoli cambiamenti nel tuo livello di consapevolezza.

E, infine, il consiglio più importante di tutti.

Prova a non importi nulla e giudicarti negativamente se non sei riuscito a fare tutto quello che avevi deciso. Concediti un po’ di amorevole gentilezza, e vedrai che se porti questo atteggiamento nella vita tutto risulterà più piacevole.

Si chiama Self-Compassion.

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